Proposta semplice e dinamica: arrivo all'agriturismo, lascia l'auto custodita e parte con la sua bicicletta personale alla volta del percorso alle spalle della Masseria a tre chilometri tra natura incontaminata per esplorare il cuore pulsante della Campania interna; un Week end in movimento. Dove l'integrazione tra uomo e natura ha un vissuto millenario.
Scenari e suggestioni particolari, ambienti poco conosciuti, Floro fauna tipica per chi pedala in questi luoghi. La sua visita assume ben presto le sembianze di una fuga circa breve dalla quotidianità incerta e frenetica, per abbandonarsi a un respiro lento e senza timori, con la serenità di aver raggiunto un angolo di quiete. Il percorso tutto in fuoristrada con manto stradale in sterrato, sbrecciato e asfalto, lungo i crinali della dorsale appenninica con morbidi saliscendi, un territorio paesaggistico ideale per rilassarsi, esplorare e scoprire le meraviglie dei luoghi ambienti preziosi che ospitano una elevata biodiversità.
Un percorso che rileva una serie di storie del paesaggio, incentrato sull'uomo ed il suo impegno per conquistare e plasmare il paesaggio. Rispecchia il rapporto dellÂuomo con la natura, lungo la sua evoluzione e lo sviluppo della sua civiltà materiale. Vi porta alla scoperta della natura della collina della Valmiscano, tra il crinale di Casalbore ai confini con Ginestra e dei suoi sapori per un weekend domenicale all'insegna del contatto diretto con il territorio con la vostra MtB.
L'itinerario vi guiderà tra paesaggi e percorsi figli di una cultura antica, una zona poco accessibile e impervia che in un tempo passato costituiva un rifugio ideale di animali selvatici e briganti, al punto che è stata zona prediletta per la caccia alla volpe fino all'inizio del XIX sec e ha visto sorgere tra XVI e XVIII secolo una Masseria fortificata, sede militare per tentare di contrastare il fenomeno del brigantaggio, a salvaguardia delle persone e animali in transito, sui tratturi, tratturelli e vie antiche. In questi luoghi passava e passa la via superiore per Isernia proveniente dalla Daunia accorciatoia per Puglia/Campania/Molise/Abruzzo.
Un'avventura di una giornata che vi darà accesso ad un paesaggio incredibile, particolarmente affascinante per gli appassionati di fotografia naturalistica per la sua natura ancora selvaggia e incontaminata.
- Appunti sul percorso: L'itinerario parte e termina alla Masseria SantÂElia. Si procede lungo il tratturo del Termine si costeggia la necropoli sannita (3°-7° sec. a.C.) su una agevole sterrata e cespugliosi di rosa canina e ginestre, arbusti e querce secolari. Si va a sx procedendo tra alberi di pino e macchia mediterranea su fondo sbrecciato-asfalto, pianeggiante fino all'imbocco del bosco alla località Tufazzi-Calandroni. Sul sentiero dopo aver oltrepassato la strada brecciata, incrociamo il -tratturo dei Pioppi - proveniva dal Sannio-beneventano, proseguiamo sullo stesso fino all'area rimboschita con sentieri natura attrezzata a pic nic con un laghetto collinare e fontana con acqua fresca e spumeggiante, alla località Schiavone. Sulle cime della collina le fattorie del vento, giganteschi mulini con pale che lentamente girando trasformano la forza del vento in energia pulita. Potrà sembrare eccessivo e incredibile, ma dalla vetta del ÂM. Te Calvello per chi la raggiunge, ha il privilegio di affacciarsi con una sola panoramica a 360° sui vasti orizzonti e paesaggi, tra le più interessanti regioni del mezzogiorno italiano: Campania, Puglia e Molise, componendo così un magico intreccio fatto di culture, etnie e civiltà. Questi paesaggi e questi territori sono ancora integri e incontaminati, unÂoasi popolata da fauna stanziale e migratoria, attraversata in senso orizzontale e trasversale da antiche vie e tratturi di comunicazione. Non cÂè da meravigliarsi nellÂattraversare questi scenari agresti se le brezze il mattino restituisce ai nostri polmoni lÂacre e frizzante odore dellÂerba bagnata dalla rugiada. Questa grande area, adesso rimboschita, con alberi di vario tipo come: pini, querce, carpini, qualche castagno, sono un territorio di demanio, dove anticamente per il pascolo si pagava una Âfida Âper capo di bestiame, facente parte del percorso della transumanza interessata da vari tratturi, tratturelli e diverticoli. Proseguiamo in salita rasentando la fontana, per circa 100 metri dobbiamo scendere dalla bici e proseguire a piedi, salita un po ripida, nel pianoro transitiamo tra il parco eolico in direzione dx per dirittura dÂarrivo la vetta di monte Calvello. Dopo aver ammirato lo scenario dalla vetta di M. Te Calvello ritorniamo indietro e prendiamo la prima a dx un tratto asfaltato in discesa e poi subito di nuovo a dx, dopo la discesa dobbiamo girare a sx e dopo circa 200 metri a dx su sbrecciato; zona molto panoramica e paesaggistica, siamo sul sentiero dei briganti ed il passaggio delle volpi. Continuiamo in discesa in direzione sud , fare attenzione discesa un po ripida per circa un chilometro dopo di che arriviamo che di fronte troveremo un traliccio della Terna ad alta tensione, dobbiamo deviare sulla destra su strada sterrata, proseguire sino a raggiungere di nuovo lÂasfalto verso Casalbore al primo incrocio a sx e poi al successivo a dx in discesa per altri due chilometri, giunti alla località SantÂElia, svoltiamo a DX, dove dopo la fontana del Ferro in leggera salita raggiungiamo Masseria SantÂElia punto di partenza.
Percorso ad anello, con partenza ed arrivo Casalbore Masseria Sant'Elia, struttura albergabici, aderente alla FIAB con posto tappa e punto appoggio trekking, percorso per persone con un buon allenamento, periodo consigliato maggio/ottobre con fondo stradale asciutto. Ricerche e testo a cura di Giuseppe Masseria Sant'Elia. Contatto: 333.7737555 - -info@agrisantelia.it  www.agrisantelia.it - https://www.facebook.com/masseriasantelia.oasi - http://twitter.com/MasseriaS -
Itinerario segnalato da
più persone; ultima modifica il 1 gennaio 22
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